La gestione del rischio nelle imprese. Una soluzione: La Polizza Credito - Il Broker.it

La gestione del rischio nelle imprese. Una soluzione: La Polizza Credito

In un mercato in rapida evoluzione, dove le dinamiche nazionali si confondono con quelle globali, diventa indispensabile gestire i rischi aziendali con una visione più ampia possibile.Il mutare delle regole della concorrenza, la forte riduzione della marginalità delle vendite, l’inasprirsi della stretta creditizia da parte degli istituti finanziari, l’allungamento dei tempi medi di pagamento, rendono sempre più rischiosa la gestione dei pagamenti dei clienti.
Il mancato pagamento da parte di uno o più clienti strategici potrebbe rivelarsi catastrofico per l’azienda creditrice. Dall’insolvenza altrui potrebbe nascere un dissesto finanziario che, nel peggiore dei casi, potrebbe risolversi nel fallimento stesso del creditore.In questo contesto può svolgere un ruolo molto rilevante l’assicurazione del credito commerciale, infatti, la copertura assicurativa, per sua natura, trasforma l’incertezza in un costo certo e prevedibile per l’impresa.
Il termine credito presuppone uno scambio con un divario di tempo tra le due prestazioni che compongono lo scambio stesso
Ma le due prestazioni sono sostanzialmente differenti anche dal punto di vista del rischio: da un lato c’è la prestazione del creditore che avviene con certezza al momento della consegna della merce o della prestazione del servizio, dall’altro invece il debitore si limita a dare soltanto una “promessa” di prestazione: il pagamento del prezzo. Prestazione che verrà fornita in un momento futuro, con tutti i rischi che ne conseguono per il creditore.È proprio l’intervallo temporale tra le due prestazioni a rendere concreta la possibilità che il debitore, trovandosi in stato di crisi, non adempia  alla sua obbligazione. E’ evidente che il rischio credito sarà tanto più elevato quanto più lungo sarà il periodo di dilazione. La funzione principale del contratto è, dunque, quella di risarcire all’assicurato le perdite conseguenti all’inadempienza dei suoi  debitori.
Nel corso del 2011 il sistema finanziario italiano ha continuato a risentire degli effetti della crisi e della debolezza del quadro macro-economico sia nazionale che internazionale. Le tensioni sulla situazione delle finanze pubbliche di alcuni Paesi dell’area Euro hanno influito sulla posizione di liquidità delle banche e, contestualmente, la lentezza della ripresa dell’attività produttiva ha pesato sia sulla qualità del credito che sulla redditività. In quest’ottica, nel panorama del mercato assicurativo del credito, i dati di raccolta premi delle Compagnie Assicurative di settore mostrano l’esigenza crescente delle aziende italiane ed internazionali di ricorrere alla copertura del rischio credit. La raccolta premi 2011 del ramo credito ha ulteriormente incrementato la performance positiva del 2010, consolidando i ricavi a 446,8 milioni di euro e registrando dunque un + 12,8 % rispetto all’annualità 2010 (396,2 milioni). Una crescita a due cifre non si registrava dal periodo ante crisi finanziaria del 2007, che aveva portato ad una recessione di settore superiore ai 10 punti percentuali nel 2009. I principali player del mercato mostrano performance in miglioramento, con volumi di crescita che vanno da un range di +5,2% di Atradius Credit Insurance, fino al +25,6 % di Euler Hermes Italia. Proprio la compagnia francese di proprietà del colosso assicurativo tedesco Allianz chiude il 2011 con una variazione estremamente positiva di raccolta premi, rispetto al 2010, attestando il dato di ricavo a quasi 190 milioni di euro e guadagnandosi così una quota di mercato del 42,3%. Coface Assicurazioni chiude con un +5,5 % di raccolta premi 2011 rispetto al 2010, a 101,8 milioni di euro complessivi di ricavi sul ramo, con una quota di mercato del 22,79%. L’italiana Sacebt, società partecipata al 100% dalla Export Credit Agency italiana Sace Spa, mostra segnali di forte crescita con un +18,7% rispetto al 2010 ed una raccolta premi globale di 57,5 milioni, ottenendo una quota di mercato vicina al 13% (12,88%). Atradius Credit Insurance incrementa di 5 punti percentuale il dato dei ricavi (43,21 milioni) con una quota di mercato del 9,67% (fonte dati ANIA).
La precisa scelta imprenditoriale sia delle grandi aziende che delle PMI è votata dunque ad un’intensificazione dell’utilizzo di strumenti di protezione sui fattori di rischio del credito commerciale. L’interesse rinnovato per l’assicurazione del credito non è legato esclusivamente alla funzione indennitaria derivante da insolvenza di fatto o di diritto, bensì viene percepito sempre maggiormente come una struttura di servizi orientata alla prevenzione, valutazione e monitoraggio del rischio credito, abbinata ad una copertura assicurativa.
Silvia De Marco.

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